Bell’incipit che potrebbe a ragione riassumere la storia della mia vita professionale. Si perché io ero, e lo sono ancora, un libero professionista, ma facevo nella più classica delle accezioni italiche il finto dipendete in una piccola azienda. Peccato, ma non per me, che un bel giorno ho avuto coraggio e sono finalmente rinsavito. Ho preso coscienza della mia posizione, e non mi sono più accontentato delle briciole che passava il convento, ma ho voluto prendermi anche la pagnotta. Ma la cosa che più mi ha spinto a scegliere -finalmente-, è che non ne potevo più di essere governato come una “sguattera”, e di essere finalmente un libero professionista, facendo così coincidere la mia posizione formale con quello che in realtà ero.

Certo ho cambiato settore, altrimenti morivo di fame, perchè questa è la realtà di questo Paese per la mia professione. Ma non rinunziate mai alla vostra libertà, anche lavorativa, e non permettete mai che altri in pseudo-posizioni apicali ve la tolgano, imparate ad essere e a desiderare di essere. Ebbene dopo tempo, perchè ci vuole tempo, e lavoro, preparazione, studio, metodo, ricerca, e ancora tempo, posso dire di godere dei frutti di questa scelta. Non è semplice, per molti è più semplice rimanere “sguattere”, ma non è il mio caso, ho donato già abbastanza.

Come diceva quello lì? Ah si…, -Where there is a will there is a way-.

Voglio essere molto diretto; tutto il materiale qui riportato è solo a scopo informativo e/o divulgativo, non mi assumo alcuna responsabilità se decidete di mangiarvi la casa, la cuccia del cane, e con pure il cane dentro. Il trading è un lavoro, il trader è un professionista che applica dei metodi e dei modi per operare a mercato con cognizione e responsabilità. Questo non è un passatempo, non è un gioco, ma una professione tra le più difficili, altrimenti saremmo tutti quanti milionari. L’87% degli aspiranti trader nel lungo termine perde i propri soldi, e del 13% che rimane, solo la metà di questi sono profittevoli nel lungo termine, se volete far parte di questa piccola tribù si deve studiare, applicare, ma soprattutto operare un processo di conoscenza di sé, dato che l’aspetto psicologico ricopre un ruolo fondamentale. Se pensate di arricchirvi velocemente, ebbene diverrete più poveri ancora più velocemente. Spero di essere stato sufficientemente chiaro.

Ragionamenti e dintorni…

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Non sempre le cose vanno bene: per 0.2pip non riesco a prendere il Direct Movement.

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Il corridoio n°4 è interessato da attività di stop hunting, per cui posso cercare un secondo corridoio, nella stessa direzione, con un TL(5)<TP(4) dal quale controllare la posizione aperta dal corridoio n°4.

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Qui facciamo un ingresso per 0.1pip, ingresso che poi si rivela un Reverse Movement

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Per operare l’ingresso dal contro-corridoio 5 si deve attendere che decada il n°3, cioè il corridoio genitore. Una volta operato l’ingresso dal 5 ci troviamo con questo corridoio concorrente al corridoio n°2: per i pattern così lunghi la posizione è regolata secondo i livelli più vicini al prezzo d’ingresso, quindi si esce al TP(2).

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Qui a cavallo della news abbiamo un ST Double Complex Reverse Movement, al solito si traccia il primo controcorridoio che appare subito dopo lo stop del primo, si noti che non siamo a mercato dato che rispettiamo il wating time di un’ora prima della news, in caso contrario nella stessa candela da 5M avremo chiuso la posizione in perdita dal corridoio 1 e aperto subito la posizione dal corridoio successivo. La fine dell’orario di lavoro mi salva, altrimenti sarei andato a stop anche con questa seconda posizione. Si ricorda che l’ST Double Complex Reverse Movement comporta due perdite. E’ un pattern che richiede velocità di esecuzione e padronanza del metodo.

<aside> 💡 Chi vuole solo guadagnare, alla fine perde tutto.

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L’ultimo movimento è up, dato che operiamo con un corridoio short, è richiesto un frattale ooposto completamente formato per fissare la stop line, e quello certamente lo è dato che usiamo al l’errore di misurazione di 1pip per determinare l’intersection point effettivo. Però qui mi sento di introdurre una innovazione, dato che il frattale precedente definisce anche il massimo locale, se questo livello si trova a meno dell’errore di misurazione (sempre un pip), ecco che possiamo utilizzarlo, e sempre rimanendo all’interno dei limiti massimi per un corridoio (per USDCHF 11/12pip). Questo come si vede ci torna utile per eventuali attività di stop hunting successive.

<aside> 💡 Questo comunque è un buon metodo, perchè ti costringe a guardare il grafico in continuazione.

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